Il primo Tour Internazionale

Weekend con "l'Escape" a... Valencia!

6/11/2025

Qui, abbiamo giocato sei avventure e la sensazione che abbiamo avuto è che, nonostante le tante analogie culturali, la Spagna sia davvero un passo avanti nel mondo delle Escape Room, soprattutto rispetto all'Italia. Va detto, però, che parliamo di due paesi diversi, con regimi di tassazione e sistemi finanziari diversi e non è detto che un'idea di successo o una soluzione tecnica o scenografica in Spagna possa essere effettivamente sostenibile in Italia...però, l'esperienza ci ha dato grandi spunti di riflessione perché molte imperfezioni sono spesso figlie di piccole disattenzioni, negligenze o mancanza di creatività...

La prima grande differenza è nella quasi totale assenza di reception: il più delle volte, le avventure hanno una "vita propria", con una vetrina allestita direttamente dall'esterno; ogni stanza è caratterizzata da un ingresso indipendente, scenografato per l'occasione. Nella "Tienda da té del sr. Miyagi" siamo entrati in un locale allestito dall'esterno, con la propria insegna...così come avvenuto nel "Jardin de Buda", un ristorante cinese perfettamente mimetizzato tra gli esercizi di ristorazione della zona. E' evidente come tale soluzione non sia estesa ovunque, ma rappresenti una importante novità per chi, come noi, ha giocato solo avventure italiane.

In definitiva, la percezione che si è avuta è di una qualità generale delle avventure ben più elevata della media italiana...certo, abbiamo probabilmente giocato le quattro o cinque avventure migliori di Valencia (delle sei totali), ma che se paragonate alle cinque migliori giocate in Italia, quasi nessuna ci ha dato la stessa impressione: Valencia vs Italia è, ahimè, una sfida che rischiamo di perdere...ecco perché c'è ancora tanta, tantissima strada da fare, perché di margini di miglioramento ce ne sono e la speranza che si possano raggiungere presto gli stessi standard internazionali.

Il nostro primo tour all'estero non poteva non essere in un paese latino, molto vicino alla nostra cultura: la Spagna!!

...che dire?! ...solitamente, le mete più ambite sono Madrid e Barcellona, con quest'ultima sugli scudi sia per i più giovani che per gli appassionati di Escape Room. Personalmente, però, non amo mete inflazionate, anche se per Barcellona dovrò, prima o poi, fare un'eccezione.

Tra le due litiganti, abbiamo optato per la terza opzione: Valencia, la città del Santo Graal!!!

A volerla dire tutta, l'idea non è stata nostra, ma abbiamo cavalcato l'invito dei Topissimi, coppia leader indiscussa a livello nazionale e ambasciatori TERPECA per l'Italia, ovvero della più grande comunità al mondo, nel panorama delle Escape Room.

Diciamolo subito: mai scelta fu più azzeccata!!! Valencia è una città splendida, non solo perché è bella, ordinata, pulita, dal clima mediterraneo, con poco traffico, molto frequentata e molto viva, ma per l'insieme di tutto ciò. Tra un'avventura e l'altra, abbiamo fatto visita alla splendida chiesa di San Nicola, al museo della Scienza, un edificio avveniristico e un capolavoro architettonico di Santiago Calatrava, e al sorprendente Mercato Centrale, una raccolta di "boutique" alimentari al centro della città.

Altra differenza è nella durata delle avventure che variavano tra i 90 e i 120 minuti...anche in questo caso, la durata è figlia delle nostre scelte, ma trovare sei esperienze su sei di almeno novanta minuti è abbastanza inusuale nel nostro paese. Va detto, poi, che la presenza dell'attore è un must, oltre che un master...l'attore non è una figura determinante, ma se questo si traduce in uno spettacolo dal vivo da parte di un professionista, allora è davvero un plus.

A parte nelle esperienze horror, in Italia l'attore è spesso improvvisato e questo lede l'atmosfera, finanche a deludere, in alcuni casi, l'escaper...

L'unica non differenza è nel prezzo che è in linea con i parametri italiani, pur avendo una durata e una qualità mediamente più alta, ovvero il rapporto qualità prezzo è decisamente a favore della città spagnola.